Piantina di elicriso in autunno

L’Elicriso é una pianta famosa sin dall’antichità, dedicata al Sole adornava statue ed altari .

I fiori giallo oro dell’Elicriso in epoca greca erano sacri ad Apollo e dei suoi fiori e rametti profumati si faceva ampio uso. Nei templi dell’oracolo di Delphi le famose sacerdotesse bruciavano i rametti dell’ elicriso come incenso .

Elycrisum italico, perenne, famiglia Asteracee

In Italia cresce spontanea sul litorale Tirrenico e sulle rocce calcaree ricopre intere scogliere diffondendo ovunque il suo profumo speziato di liquirizia e curry .

La fioritura dell’Elicriso inizia al Solstizio e come potrebbe essere altrimenti per un fiore che deve il suo nome a Helios, Sole e chrysos, oro?

Fa parte del bouquet di erbe selvatiche e fiori dell’Acqua di San Giovanni con cui, per tradizione, ci si lava il viso in segno di buon auspicio, la mattina del 24 giugno appunto.

L’Elicriso é conosciuto come semprevivo perché le sue infiorescenze, anche essiccate, durano tantissimo pur mantenendo colore e profumo.

Coltivazione dell’Elycrisum italico :

ha bisogno di pieno sole, terreno calcareo e di annaffiature solo al bisogno. Potare a inizio primavera, quando le gelate sono ormai lontane, le cime della pianta che erano in fiore l’estate precedente, meglio non potare in autunno, così i rametti secchi apicali proteggeranno la pianta dal gelo.

In autunno può essere d’aiuto coprire leggermente la pianta con foglie ben secche o paglia per preservarla dal freddo dell’inverno .

L’elicriso é la “pianta della pelle” troviamo in commercio tante creme e pomate che sfruttano i suoi principi attivi per curare dermatiti, escoriazioni e persino la psoriasi.

L’olio essenziale di elicriso é molto usato anche in aromaterapia.

Raccolta :

possiamo raccogliere i fiori quando sono al massimo della fioritura e di un bel colore giallo oro.

Se siamo in natura ricordiamoci di raccogliere solo una piccola parte della pianta per rispettare sia la sua funzione primaria, cioé portare i fiori a seme, sia gli impollinatori che si nutrono del suo nettare e polline.

La regola aurea é di guardarsi alle spalle prima di lasciare il luogo della raccolta, se a colpo d’occhio lo spazio é come quando siamo arrivati significa che abbiamo fatto un buon lavoro, al contrario se “manca qualcosa” é perché abbiamo esagerato nella raccolta e quindi arrecato danni all’ambiente.

In cucina si sposa bene in marinate di pesce lasciando macerare poche foglioline in olio d’oliva, il suo sapore speziato regalerà al piatto un gusto speciale .

Elicriso profuma di curry e liquirizia
La dolcezza della zucca cotta al forno o in risotto troverà un piacevolo contrasto in qualche fogliolina di elicriso dal gusto un po’ amaro.

L’elicriso é in tisane erboristiche per le sue proprietà antinfiammatorie e benefiche . Raccolto fresco può essere un aiuto d’emergenza per distorsioni o punture d’insetto, basta stropicciare un po’ di fiori e foglie tra le dita e applicarle sul punto dolorante.

L’infuso é ottimo per profumare il corpo aggiunto all’acqua del bagno, i rametti secchi bruciati come incenso allontanano le zanzare

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