Gli alberi in città creano benessere perché gli esseri umani che scelgono oggi di vivere sempre più in aree urbane hanno bisogno delle piante per migliorare la propria qualità di vita e la stessa sopravvivenza della specie che si é prettamente evoluta in natura .
- Gli scienziati inoltre affermano che gli alberi rallentano la crisi climatica se piantati in grandi quantità
- La Terra sarebbe un Pianeta inospitale senza le piante
- La vita sulla terra dipende completamente dalle piante
Gli alberi sono quindi vera fonte di benessere, ma sono anche un pericolo ?
Nella convivenza tra alberi, esseri umani e loro manufatti é implicito un rischio che dobbiamo accettare per usufruire dei benefici degli alberi in città.
La paura del rischio crollo porta invece all’abbattimento di alberi sani e belli in giardini privati, veri capolavori della natura tagliati a fettine e tritati in cippato.
Cosa succede quando scompare un albero?
- Fine dell’habitat dei selvatici come insetti, lepidotteri, piccoli mammiferi , uccelli
- Stop alla mitigazione delle isole di calore
- Niente più produzione di ossigeno
- Termine della cattura CO2
- Zero ombra
- Crollo dell’energia vitale che alimenta la biofilia insita negli esseri umani
Quali sono le motivazioni più comuni per abbattere un albero ?
- Le piante sono cresciute troppo per un giardino minimale, depositano materiale vegetale nelle grondaie , sporcano il selciato con le foglie, tolgono luce alla casa, sono potenzialmente a rischio caduta
E allora, possiamo fare a fettine gli alberi quando non ci piacciono più?
Fino a ieri la risposta era si, bastava chiedere il permesso al Comune e pagare il taglio degli alberi perché molte amministrazioni non volevano oneri e preoccupazioni dei potenziali “killer dei temporali”
Oggi invece alcuni Comuni virtuosi adottano misure più restrittive per la salvaguardia degli alberi, considerati un BENE COMUNE ed hanno inserito nel loro regolamento l’obbligo di una perizia preventiva all’abbattimento .
Anche il mio comune, grazie alla proposta del Tavolo permanente per l’Ecologia e l’Ambiente, ha modificato il regolamento edilizio per tutelare le specie arboree presenti sul Territorio : un primo passo per proteggere l’ambiente in aree urbane.
Come possiamo aiutare le piante che vivono in mezzo al cemento?
- Seguiamo i principi dell’arboricoltura, la disciplina tecnico scientifica che cura e gestisce le piante
- Utilizziamo la potatura conservativa con professionisti di Tree Climbing per la salute dei nostri vicini verdi
- Proteggiamo delle radici durante i lavori di scavo dei cantieri in prossimità delle piante
- Scegliamo solo specie che ben si adattano alla vita in città e al riscaldamento del Pianeta
Cosa é la potatura in Tree Climbing ?
Questa potatura in arrampicata viene definita anche potatura conservativa e considera l’albero in maniera olistica con il mantenimento della sua forma naturale
I tecnici salgono sull’albero, con sistemi di funi e carrucole, per raggiungere ogni ramo interno e sfoltiscono tutto il secco e i rami che impediscono il passaggio del vento nella chioma che provocano l’effetto vela durante i temporali mettendolo in sicurezza.
La potatura in arrampicata evita anche l’uso di mezzi pesanti vicino alle radici che schiacciano il terreno e lo rendono asfittico con grave danno per il sistema albero.
Questa tecnica di potatura richiede osservazione, valutazione, test, quindi una vera perizia prima di tagliare .
Quali sono gli step di valutazione per un buon lavoro di potatura conservativa?
- VTA sigla di Visual Tree Assessment , il protocollo messo a punto in Germania nel 1994 per una metodologia di indagine che valuta le condizioni strutturali dell’albero, un controllo visivo su difetti e vitalità della pianta e quindi opera una indagine su tutto il sistema albero nella sua morfologia, fisiologia e caratteristiche meccaniche.
La VTA é già riconosciuta in molti Paesi del mondo ed é la base per un eventuale successivo protocollo S.I.A. sulla stabilità degli alberi che prevede , al bisogno, anche esami tecnologici di nuova generazione come test di resistenza in trazione e tomografia sonica .
Il rischio crollo può essere però calcolato , a seguito di perizia anche con la tabella CPC – Classi di Propensione al Cedimento- che quantifica una propensione al cedimento dell’albero e quindi ne determina la presa in carico per la cura o l’abbattimento.
No alla Capitozzatura perché questa pratica non é un intervento valido per la riduzione del pericolo cedimento e MAI sostituisce una perizia di valutazione di stabilità.
Cosa é la capitozzatura ?
Questa pratica taglia il fusto, le branche primarie e grossi rami per ridurre le dimensioni dell’ albero ed é molto dannosa per la sua stabilità .
Il rischio crollo può essere anche calcolato , a seguito di perizia, anche con la tabella CPC – Classi di Propensione al Cedimento- che quantifica il rischio di crollo dell’albero e quindi ne determina la successiva presa in carico per la cura o l’abbattimento.
Keep on rocking on a tree world – liberamente tratto da ISA di Atlanta https://www.isa-arbor.com/ che si occupa di alberi da 100 ANNI. Tanti Auguri!