Come seminare in giardino o sul terrazzo i fiori utili per gli impollinatori?

Il prato fiorito che sboccia in estate si semin a primavera, appena la terra si riscalda di sole

I fiori annuali crescono, fioriscono, producono semi e seccano a fine stagione.

Le erbacee a fiore perenni, come nella foto di copertina, invece rimangono vitali durante l’inverno e ricrescono in primavera.

Le annuali sono facili, le perenni chiedono più cure all’inizio, ma stanno con noi molti anni dopo la semina.

Io semino le annuali quando il terreno diventa più tiepido e faccio così:

Acquisto una miscela di semi di fiori utili per gli impollinatori, quelli con il logo dell’ape, cerco produttori di sementi fresche e biologiche perché a fine estate potrò così raccogliere e conservare i semi dei miei fiori da seminare ancora la prossima primavera.

  • Scelgo le varietà spontanee del mio territorio
  • Nella mia zona non prosperano per esempio le aquilegie che amano i terreni leggeri e sciolti mentre i papaveri e i fiordalisi che adorano il terreno compatto tipico di qui, crescono rigogliosi. Faccio attenzione al suolo dove semino anche per mantenere il biotipo delle specie autoctone perché gli impollinatori specisti del territorio li riconoscono d’istinto e verranno numerosi .
  • Preparo strisce di terra larghe 4 cm circa, tolgo l’erba già presente, smuovo il terreno e creo piccoli solchi paralleli profondi circa 1 cm .
  • Segno le file da seminare con canne di bambù o con due legnetti collegati ad una cordicella, così vado diritta quando spargo i semi. Decido al momento la disposizione delle file : parallele in rettangolo oppure a linee incrociate, a quadrato oppure a spirale
  • Bagno un’ora prima con l’annaffiatoio a pioggia ogni linea dove andrò a seminare.
  • Miscelo bene i semi con sabbia fine e asciutta così da vedere bene dove cadono e semino a spaglio.
  • Subito dopo la semina smuovo delicatamente la terra con il rastrello per fare sparire i semi nel terreno, poi schiaccio leggermente con la paletta da giardiniere per farli aggrappare bene.
  • In ultimo bagno ancora in abbondanza con l’annaffiatoio a pioggia e presto attenzione a non spostare i semi con il flusso dell’acqua altrimenti cresceranno tutti vicini .

Tengo d’occhio il terreno i primi giorni, perché non secchi troppo, la notte la rugiada fa sempre il suo lavoro e la pioggia sarà una benedizione, qui si dice “Ad aprile ogni goccia vale un barile!” ma in caso mantengo il terreno umido “di persona” .

Troppe irrigazioni artificiali rischiano invece di danneggiare la semina , avete presente i campi di grano pieni di papaveri, fiordalisi e camomilla? nessuno li bagna e protetti dal cereale e con l’umidità del terreno crescono rigogliosi. Non esageriamo con l’acqua !

Dopo circa due settimane spuntano le giovani piantine e da lì a due mesi il prato sarà in fiore e coloratissimo e la notte sentirò il canto incantevole dei grilli.

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